Le storie legate a questo luogo mi affascinano da quando sono ragazzo, e mia zia mi raccontava del suo balcone rosso di scorie sul quale non poteva nemmeno stendere. Un giorno ho preso coraggio, automobile e macchina fotografica e mi sono finalmente avvicinato a quella che è tuttora, in effetti, la più vicina rappresentazione industriale di un girone dantesco.